Il calcio è sicuramente lo sport più praticato tra i bambini e dai giovani e, negli ultimi anni, sta coinvolgendo sempre di più anche le bambine e le ragazze.
I giovani calciatori arrivano a praticare anche 10\12 ore di attività atletica alla settimana tra ore di allenamento, partite e tornei. Le loro giornate hanno un ritmo particolare diviso tra scuola, viaggio per andare al campo, allenamenti con ritagli di tempo per l’alimentazione, lo studio e il riposo.
Senza considerare le pressioni psicologiche e le aspettative del contesto sportivo e non solo.
Questi giovani calciatori/calciatrici hanno una vita diversa dai loro coetanei: crescono con un ritmo specifico e necessitano pertanto di un’attenzione su misura mirata ad accompagnarli nel periodo di crescita che stanno vivendo, sia da un punto di vista alimentare che atletico. E’ infatti molto importante è ricordare che nell’età evolutiva ci sono momenti differenti di sviluppo tra i vari apparati (muscolare e scheletrico) e capacità diverse di apprendimento delle competenze motorie e di coordinazione.
Attenzione quindi alle richieste che verranno fatte da un punto di vista atletico perché il rischio di infortuni è correlato talvolta al sovraccarico sportivo.
Gli infortuni più frequenti a cui assistiamo sono quindi quelli a carico di:
compartimento muscolare con lesioni più o meno gravi;
lesioni osteo-tendinee, come ad esempio la malattia di Osgood-Schlatter;
distorsioni con lesioni più o meno gravi sul compartimento legamentoso del ginocchio e della caviglia;
lombalgia post allenamento.
Nelle patologie dei calciatori non vanno dimenticati i fattori estrinseci che possono favorire l’evento, ovvero:
tipo di terreno,
le scarpette,
condizioni metereologiche,
qualità di allenamento,
livello di competizione.
I fattori intrinseci invece sono relativi proprio all’atleta stesso, infatti sono importanti le caratteristiche fisiche, le capacità di coordinazione e concentrazione, la mobilità articolare, la forza muscolare, la motivazione. Molto importante quindi è un’attenta conoscenza e valutazione degli atleti per costruire ‘su misura’ un tipo di allenamento affinchè si possano ridurre eventi dolorosi in particolare in certi periodi della stagione calcistica. Infatti il momento più critico è sicuramente l’inizio degli allenamenti a settembre, quando i ragazzi nei mesi estivi sono cresciuti e cambiati fisicamente, necessitando di una preparazione adeguata. Un‘attenzione particolare dovrebbe essere inoltre data alla valutazione con tests specifici, della coordinazione e competenze motorie perché esse sono alla base delle abilità del gesto atletico e della limitazione di eventi di caduta e conseguente infortunio.
In conclusione possiamo dire che per aiutare i nostri giovani calciatori è importante una continua e attenta valutazione del momento di crescita del ragazzo, applicare protocolli di allenamento dove sia data attenzione al riscaldamento, agli esercizi di coordinazione, alla corsa e ai salti oltre alla parte atletica.
Gli allenatori possono approfittare dei programmi FIFA 11 + Kids. L’utilizzo di questi programmi permette la riduzione di circa il 40% gli infortuni rispetto a coloro che non sono sottoposti a tale progetto.
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