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IL METODO VIBRA 3.0: TRA DOLORE, CHIRURGIA E SPORT.



  1. Applicazione nel dolore

  2. Trattamento con la vibrazione nel pre e post chirurgico

  3. La vibrazione a sostegno dello sportivo.


La Vibra 3.0 è un nuovo sistema ad onde vibratorie per il trattamento non invasivo di patologie muscolari e neuro-muscolari che induce una risposta adattativa a livello neuro-fisiologico e neuro-muscolare. Il sistema sfrutta delle vibrazioni ad aria attraverso dei trasduttori che interagiscono con i recettori posti negli strati più superficiali della cute o più in profondità, e sulle giunzioni mio-tendinee. Una volta attivati i recettori, il segnale vibratorio viaggia lungo le fibre nervose, fino al sistema centrale che permette di generare una risposta neuro-fisiologica. Ciò che si ottiene è un recupero funzionale più rapido con migliore qualità dei risultati ottenuti. Inoltre induce una sensazione di benessere, essendo una terapia piacevole e rilassante. Con questa nuova tecnologia non si ha un'azione solamente nella zona del corpo dove vengono applicate le vibrazioni, ma si hanno dei risvolti importanti sul sistema nervoso centrale.




1. Applicazione nel dolore


La terapia Vibra 3.0 può essere applicata in vari fasi del recupero funzionale: a frequenze specifiche la vibrazione permette di gestire il dolore in modo più selettivo e veloce.

A livello periferico le fibre nervose possono essere suddivise (per semplificare) in fibre nocicettive responsabili della sensibilità dolorifica e non nocicettive, responsabili della sensibilità tattile-pressoria. Applicando un stimolo, come in questo caso la vibrazione, si ha un'attivazione specifica dei recettori tattili, che a loro volta attivano le fibre non nocicettive. Questo meccanismo permette di inibire le fibre del dolore per il cosiddetto meccanismo del “gate control” (teoria del cancello). Infatti la teoria stabilisce che se prevale l'attivazione delle fibre non nocicettive, la percezione del dolore sarà smorzata, mentre se a prevalere sono le scariche delle fibre nocicettive, il dolore verrà percepito in modo più acuto.

Se la stimolazione delle fibre non nocicettiva viene poi ripetuta a distanza breve si ha la sommazione degli stimoli, ovvero si allunga l'inibizione delle fibre dolorifiche e dunque il periodo di benessere sarà maggiore.




2. Trattamento con la vibrazione nel pre e post chirurgico


Il trattamento Vibra 3.0 apre una finestra in cui è possibile lavorare in modo attivo; grazie agli effetti neurofisiologici e neuro muscolari che genera, Vibra è un ottimo alleato nella preparazione alla chirurgia ortopedica ma anche nel post operatorio.


Nel periodo pre-chirurgico è fondamentale mantenere il tono e il trofismo muscolare per un ottimale recupero post-chirurgico; in questo la vibrazione a 100 Hz abbinata ad esercizio attivo è efficace in quanto genera una stimolazione neuromuscolare con aumento per reazione riflessa del tono muscolare (Riflesso Tonico Vibratorio).

Ciò che rende ottimo l'impiego delle vibrazioni è l'assenza di controindicazioni: oggi è importante la riabilitazione funzionale ma rispettando il recupero biologico.


Nel periodo post-chirurgico invece sarà necessario differenziare il trattamento: in una fase iniziale avremo bisogno di drenare eventuali ematomi/edemi e ridurre eventuali tensioni muscolari, poi recuperare articolarità, tono e trofismo muscolare. Vibra 3.0 permette di differenziare il trattamento modificando la frequenza, l'intensità e la posizione dello stimolo. Grazie a una stimolazione con frequenza 50 Hz il sistema nervoso centrale provoca una vasocostrizione del sistema circolatorio seguita da una vasodilatazione riflessa. Questo produce un aumento del drenaggio con un effetto di vascolarizzazione e di riduzione degli edemi. Durante l’applicazione i trasduttori vengono posizionati a ridosso delle stazioni linfonodali. Durante l’applicazione di Vibra con i 50 Hertz si può abbinare mobilizzazione passiva o attiva/assistita. Modificando la frequenza a 80 Hz invece andrò a indurre un effetto miorilassante, utile per ridurre quelle tensioni e contratture muscolari che si instaurano come meccanismi antalgici sia nel periodo pre-chirugico che post intervento.

In una fase successiva, così come nel pre-chirurgico, potrò incrementare la frequenza dello stimolo a 100 Hz, per indurre una risposta neurofisiologica specifica e dunque lavorare su tono e trofismo muscolare.


3. La vibrazione a sostegno dello sportivo.


In caso di soggetto sportivo sarà possibile stimolare i recettori con frequenze ancora più elevate che andranno a stimolare in modo specifico le fibre muscolari. Nel muscolo dello sportivo, VIBRA induce il miglioramento dell’utilizzo delle fibre muscolari “FAST” (veloci) e “SLOW” (lente) e ciò permette di aumentare la performance atletica, con riduzione della fatica muscolare. È possibile inoltre integrare e potenziare gli effetti della Vibra con esercizi terapeutici, ottenendo così un’amplificazione dell’effetto ed un’ulteriore accelerazione del recupero funzionale, migliorando propriocezione, tono muscolare, resistenza e coordinazione.

Sempre grazie alla selettività delle frequenze, è possibile lavorare sul DOMS, ovvero il dolore muscolare post allenamento riscontrabile nei periodi di preparazione atletica o nel ritorno all'attività sportiva dopo lunghi periodi. Con una frequenza di 50 Hz andrò a lavorare sulla vascolarizzazione, fondamentale per il recupero del muscolo affaticato.






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